Ora tutti gli sforzi di Jasmine Paolini sono concentrati sul doppio
Un inizio arrembante, poi il lento calo e un terzo set senza più energie: si può sintetizzare così la partita che, sabato, ha segnato l’addio al tabellone singolare degli Australian Open da parte di Jasmine Paolini, che ha ceduto il passo 2-6, 6-4, 6-0 a Elina Svitolina, dopo un’ora e quarantanove minuti di gioco.
A mente fredda, ai microfoni di Eurosport, l’atleta versiliese è tornata sul calo iniziato nel secondo set, facendo una precisazione: “Dopo un bel primo set, sono andata quasi subito sotto di un break e credo sia stato quello a segnare il cambio di intensita, in negativo per me e in positivo per lei. Svitolina non ha sbagliato nulla, io dovrò essere più attenta al servizio la prossima volta”.
La numero 4 al mondo non pensa che l’assenza di precedenti con l’ucraina abbia in qualche modo rappresentato uno svantaggio: “L’ho conosciuta in allenamento, sapevo cosa aspettarmi. E’ ad alto livello da tanti anni, per batterla bisogna mantenere una qualità di gioco altissima dal primo all’ultimo punto. Oggi non è successo”.
Un’altra precisazione riguarda la superficie, secondo alcuni svantaggiosa per Paolini, che invece ha ribattuto: “Ho giocato bene, nella mia carriera, anche sul cemento e contro Svitolina ero dentro la partita. Poi ho iniziatoa perdere male alcuni punti e l’intensità da parte mia è calata. Quando accade è difficile risalire. Adesso pensiamo al doppio”.