La favola di Sofia Kenin si è chiusa col lieto fine. Alla Rod Laver Arena la 21enne statunitense di origine russa ha conquistato il suo primo Slam della carriera superando in finale per 4-6 6-2 6-2 Garbine Muguruza dopo poco più di due ore di gioco. “Il mio sogno si è ufficialmente realizzato, se avete un sogno inseguitelo perché può avverarsi”, esulta emozionata Sofia, la più giovane vincitrice di uno Slam da quando, nel 2002, una Serena Williams poco più che ventenne iniziò a scrivere la sua leggenda a Parigi.
Il trionfo australiano è quasi una logica conseguenza di un percorso iniziato col sorprendente terzo turno raggiunto agli Us Open 2017 e proseguito lo scorso anno col successo su Serena al Roland Garros e i primi titoli nel circuito maggiore (Hobart, Maiorca e Guangzhou oltre alla finale persa ad Acapulco) su due diverse superfici. Per entrare nell’Olimpo serviva un ulteriore salto di qualità e le vittorie ottenute sull’altra enfant prodige a stelle e strisce Coco Gauff e soprattutto contro la numero uno del mondo Ashleigh Barty hanno fatto da prologo alla finale.
Un primo set perso e un’avversaria davanti con maggiore esperienza (la Muguruza era alla quarta finale in uno Slam) avrebbero messo al tappeto molte giocatrici al suo posto. Non lei.