
La PTPA di Novak Djokovic critica Jannik Sinner sul caso Clostebol; la giustizia deve essere uniforme per tutti i giocatori.
La Professional Tennis Players Association, l’associazione sindacale fondata da Novak Djokovic, attacca ancora Jannik Sinner sul caso Clostebol che è costato la sospensione al numero 1 del mondo.
“Siamo stati coerenti e chiari sul caso di Jannik. Lui è stato trattato ingiustamente da un programma antidoping fuori controllo, illegale e non idoneo allo scopo”, ha detto il direttore esecutivo della PTPA, Ahmad Nassar.
“La soluzione però non può essere trattarlo in modo ancora più ingiusto, ma deve essere in linea con gli altri giocatori. E ovviamente non si possono trattare gli altri tennisti nel modo ingiusto come è successo a Sinner”, ha aggiunto Nassar, “in ogni modo in molti hanno sottolineato come lui abbia ricevuto un trattamento di favore, cosa che non è accaduta in altri casi analoghi”.
“Se qualcuno non avesse alcuna colpa, come hanno stabilito prima l’ITIA e poi la WADA, come è possibile che il caso abbia comunque impiegato quasi un anno per essere risolto e che abbia comunque portato a una sospensione di tre mesi che è ancora in corso mentre parliamo? Il sistema non funziona e deve cambiare”, ha concluso Nassar.