“Sapevo da un po’ di tempo che avrei dovuto smettere”, ha dichiarato amareggiata la campionessa Juniores a Wimbledon 2008.
Toccato il punto più alto della sua travagliata carriera da tennista nel 2012 – quando vinse l’argento nel doppio misto in coppia con Andy Murray ai Gicohi Olimpici di Londra – Laura Robson si è dovuta arrendere alla miriade di problemi che hanno tormentato il suo fisico. La già campionessa di Wimbledon 2008 – a livello di torneo Juniores – ha infatti sofferto vari infortuni dal 2014 in poi. Dapprima un intervento al polso sinistro, poi ben tre operazioni all’anca, ne hanno compromesso seriamente la continuità nel circuito, dove era arrivata ad occupare, come massimo in carriera, la posizione numero 27 del ranking.
Intervistata dalla BBC, la britannica ha dato l’annuncio ufficiale sul suo ritiro: una decisione sofferta, rimandata più volte – come ammesso dalla stessa atleta – ma che poi è arrivata inevitabile.
“Sapevo da un po’ di tempo che avrei dovuto smettere a causa di quello che mi è stato detto dai medici l’anno scorso, ma penso che mi ci sia voluto tanto tempo per dirlo a me stessa. Questo è il vero motivo per cui mi ci è voluto così tanto tempo per dirlo ufficialmente”, ha esordito. “Penso che avrò sempre la sensazione che avrei potuto fare di più: sfortunatamente se avessi avuto appena un altro anno o due in cui sarei potuta star bene fisicamente, non so cosa avrei potuto ottenere”, ha chiosato amaramente la nativa di Melbourne.