Le parole di Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti ha concesso una lunga intervista a La Stampa: “Non cambierei mai il mio tennis. Magari in campo ho bisogno di più tempo di altri, ma credo sia più gratificante rimanere fedeli a se stessi. E ai sogni che abbiamo nel cassetto. Il più importante era diventare un professionista, ci sono riuscito. Ma chiuso un cassetto, nello sport come nella vita, se ne aprono altri. Adesso è raggiungere la vetta del ranking, vincere uno Slam. Se alla fine non riuscirò a raggiungere tutti gli obiettivi che mi ero posto, vorrà dire che non erano alla mia portata. Ma non vorrei essere diverso da quello che sono. Mi sarebbe piaciuto tanto poter giocare contro Federer, ora non è più possibile”.
Capitolo Carlos Alcaraz: “In un anno ha fatto progressi incredibili sotto il profilo tennistico, ma anche fisico e e di consapevolezza nei propri mezzi. Oggi è lui il punto di riferimento, il giocatore da battere. È il Re Mida del tennis: quello che tocca diventa oro. È insieme un amico e una fonte di ispirazione, averlo battuto è un vanto ma anche una motivazione in più per riuscirci di nuovo”.
“Più difficile controllare il rovescio di Sinner o le emozioni? Le emozioni. Sono un avversario più duro di qualsiasi colpo. Anche perché nel tennis di oggi non ci sono grandi scarti tecnici e tattici, lo si vede anche dai tanti giocatori a ridosso dei primi 100 che riescono abattere un top 10 o addirittura un top 5. Si va sempre più verso un appiattimento dei valori. La differenza, ad un certo livello, è sul piano emotivo e su quello mentale. E lì i migliori hanno una marcia in più. Il tennis è uno sport che può portarti in alto in fretta ma a volte ti fa tanto male che arrivi quasi a rifiutarlo. Nelle ultime due ultime settimane si è accumulato tanto stress, dovevo difendere la vittoria ad Amburgo e inconsciamente lo sentivo. Avevo voglia di stare in campo, ma si è riaffacciato un po’ di nervosismo. Non è però andata malissimo (semifinale a Bastad, quarti ad Amburgo, ndr), e oltre a qualche punto sento di aver portato a casa una esperienza in più”.
Chiosa sulle parole di Ivanisevic, che ha dichiarato sostiene che solo Djokovic e Sinner possono battere Alcaraz in uno Slam: “Non sono d’accordo. Ci sono parecchi giocatori che possono dargli fastidio. E ce ne sono altri che stanno sbocciando e di cui ancora non abbiamo visto il vero valore”.