Le parole di Lorenzo Musetti
Intervenuto in conferenza stampa, Lorenzo Musetti ha analizzato senza mezzi termini la sua vittoria nel match d’esordio degli US Open contro l’americano Reilly Opelka in quattro set con il punteggio di 7-6 1-6 6-1 7-5. Più nello specifico, il nativo di Carrara ha evidenziato quei fattori che hanno portato l’inerzia dell’incontro dalla sua parte.
“Ero sotto 3-0 nei precedenti con lui. Quando ho visto il sorteggio mi sono preoccupato, perché non ero mai riuscito a batterlo e non sapevo cosa aspettarmi. Penso che la chiave della partita sia essere riuscito a tenere alta la pressione per tutta la partita, ho salvato 5 set point nel quarto set e questo fattore ha cambiato l’andamento della sfida” ha esordito il tennista azzurro.
“Nel primo set non sono riuscito a brekkare nonostante ho avuto alcune chance. Avere più palle break con questi avversari ti dà più garanzie, ma bisogna mettere in preventivo che bisogna essere efficaci sia al servizio che in risposta per concretizzarle. Rispetto all’incontro precedente, sono riuscito io ad alzare il livello e dominare il tie-break. Ho giocato bene i momenti importanti, ho chiuso con freddezza. Sono diventato un giocatore più solido sia dal punto di vista fisico che mentale, credo di aver trovato il mio equilibrio” ha proseguito il nativo di Carrara.
“Il miglioramento è aver risposto a molte più palle rispetto a qualche anno fa, ho trovato una strategia contro i big server che sta pagando. In passato non riuscivo a rispondere vicino e far loro male, ci abbiamo lavorato tanto con Simone Tartarini e ora ho preso consapevolezza che è fondamentale rispondere bene contro questi giocatori” ha aggiunto il vincitore della medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024.
In conclusione, Lorenzo Musetti si è espresso in merito a Miomir Kecmanovic, suo prossimo avversario agli US Open: “L’ho affrontato varie volte, colpisce davvero bene la palla e ha pochi punti deboli. Ha ottimi colpi e sicuramente quello che potrà dargli fastidio del mio gioco possono essere le variazioni, quindi dovrò essere bravo a portare il pallino del gioco dalla mia parte”.