Lorenzo Sonego si è soffermato sulla sua grande tenacia.
Con la Gazzetta dello Sport Lorenzo Sonego si è soffermato sulla sua grande tenacia, caratteristica che ha ampiamente mostrato anche a Roma, nella sua splendida cavalcata agli Internazionali d’Italia.
“Credo sia una qualità innata che parte da una considerazione semplice: io mi diverto da pazzi a giocare a tennis, e quindi do la stessa importanza a tutti i punti – ha raccontato -. In questo modo mi distacco dal risultato e penso soltanto a vincere íl prossimo scambio, e poi quello dopo e poi quello dopo ancora. Da ragazzino, lo sapete, mi chiamavano Polpo perché restavo attaccato a ogni punto, quella tigna mi è rimasta. E certamente il clima da battaglia mi esalta”.