Matteo Arnaldi spiega la sconfitta contro Machac a Miami
A margine dell’ottavo di finale del Masters 1000 di Miami perso contro Tomas Machac, Matteo Arnaldi ha spiegato i motivi del k.o., cercando di inquadrare comunque gli aspetti positivi di un’esperienza che lo ha portato fra i migliori sedici atleti del torneo sul cemento in Florida, durante il quale ha battuto atleti di ottimo livello come Bublik e Shapovalov.
“Non è stata una buona giornata – ha ammesso, spiegando di aver avvertito dei sintomi influenzali negli ultimi giorni -. Non cerco scuse, semplicemente lui è stato bravo a non farmi giocare come volevo”. Nonostante l’esito deludente dell’ultima partita, Arnaldi ha trovato un lato positivo nella sua esperienza complessiva, evidenziando un traguardo mai raggiunto prima: “Il bilancio alla fine è positivo, non ero mai arrivato agli ottavi in un Masters 1000 sul cemento”.
Arnaldi ha detto di essere comunque consapevole di non essere stato all’altezza delle prestazioni precedenti: “La prestazione di oggi non mi rende felice, ma alla fine cerco di prendere il buono dalle partite che ho vinto, dell’atteggiamento che ho avuto. Mi sento comunque cresciuto, un passo dopo l’altro”.
Guardando al futuro, il tennista sanremese ha mostrato ottimismo per la prossima fase della stagione, che si svolgerà su terra rossa: “Ci saranno tornei come Monte Carlo, Barcellona, Madrid, Roma e il Roland Garros. Per ora il programma è questo”.