Un momento difficile e doloroso, durante il quale ha temuto di poter crollare.
Matteo Berrettini ha parlato ai microfoni dell’ATP Tour, tornando sulle fasi più delicate del suo difficile 2022. Un anno in cui è stato falcidiato dagli infortuni, e in cui ha temuto che il suo dolore fosse immortalato per sempre. E che il mondo intero fosse testimone di un suo crollo emotivo.
Proprio nel periodo più buio del suo infortunio, infatti, Berrettini ha collaborato con Netflix per la registrazione della serie-documentario ‘Break Point’, che sarà distribuita a partire dal 13 gennaio. “Per me è stata una fase molto dura da affrontare. E il pensiero che avevo più spesso era che avrei preferito non averli intorno. Avevo paura di scoppiare a piangere, ma in generale non volevo parlare con nessuno”, ha spiegato il tennista romano.
“Nel 2022 ho affrontato il primo vero intervento chirurgico da quando gioco a tennis – ha ricordato Berrettini -. Questo mi ha provocato sensazioni che mai avevo affrontato prima. Poi però ho pensato che mi faccio sempre vedere allegro e in forma, ma è importante che si conoscano anche i momenti più difficili che possono capitare in questo sport”.
“Alla fine far vedere che tutto è autentico è la cosa migliore. Le persone così hanno modo di capire chi siamo realmente, e il fatto che il mondo del tennis è reale e non artefatto”, ha concluso Berrettini.