Matteo Berrettini, l’ex campione ride in faccia ai criticoni

Zugarelli difende a spada tratta Berrettini

Tonino Zugarelli è allibito per le critiche a Matteo Berrettini. “Di lui si continua a dire che gioca male – racconta al Corriere dello Sport il campione della Coppa Davis del 1976 -. Per fortuna. Allora sei un campione se arrivi nei primi otto giocando male. E se gioca bene? Casa succede? La gente prima di parlare dovrebbe fermarsi a pensare. Siamo in buone mani”.

“I giovani tennisti di oggi sono diversi dalla nostra generazione. ll nostro obiettivo primario della stagione era uno: giocare con la Nazionale. Parlo per me, era la cosa più importante. Non so che rapporti abbiano i ragazzi italiani all’interno del gruppo, se amichevoli o con qualche frizione. Da fuori mi sembrano abbastanza affiatati” aggiunge Zugarelli.

Matteo Berrettini, soprannominato nel circuito ATP “The Hammer” (il martello), a causa della potenza supersonica dei suoi colpi di servizio e diritto, è un tennista italiano, nato a Roma il 12 aprile 1996. Decise di puntare tutto sul tennis grazie al prezioso consiglio del fratello minore Jacopo, anch’egli tennista. All’età di 14 anni passò ad allenarsi al circolo Canottieri Aniene, guidato da Vincenzo Santopadre, che è ancora il suo coach. Berrettini è ritenuto il miglior giocatore italiano di sempre su erba, essendo l’unico ad aver raggiunto la finale di Wimbledon. Egli vanta inoltre il secondo miglior piazzamento di sempre per un tennista italiano, avendo raggiunto la posizione numero 6 del ranking ATP nel gennaio del 2022.

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