Parla Berrettini.
Matteo Berrettini, con il Corriere della Sera, ha parlato del tennis italiano. Dei suoi talenti e di come Jannik Sinner e Lorenzo Musetti siano spesso al centro dell’attenzione.
“Ho fatto un percorso diverso. Non sono mai stato un predestinato. A 18 anni ero ancora molto indietro – ha raccontato il tennista romano -. Quindi capisco che ci sia tutto questo clamore intorno a loro. Sono ancora più giovani di me, fanno impressione. Per me rappresenta uno stimolo ulteriore. Una sana competizione, per non farmi superare da loro. Ammetto che certe volte me la prendo un po’. Non solo per me. Vedo quello che fa Lorenzo Sonego, e tutti gli altri nostri giocatori, per fortuna ne abbiamo molti, e sembra quasi che non conti nulla. Ma che posso farci, funziona in questo modo, così va la vita”.