Matteo Berrettini non ci sta e si ribella
Matteo Berrettini, in un’intervista concessa al Corriere dello Sport, si è anche soffermato sull’utilizzo dei social. “Sui social ci sto, ma non tantissimo – ha puntualizzato -. Leggo, alcune volte sorrido, alcune volte ci rimango male. Più che altro mi sorprende la cattiveria. Mi chiedo come uno si possa sfogare così tanto su qualcuno”.
“Mi inquieta la mancanza di sensibilità umana, come se noi fossimo delle macchine che devono fare solo quello – ha aggiunto il finalista di Wimbledon 2021 -: se falliamo siamo da rottamare e se vinciamo siamo da mettere su un piedistallo. Alla fine vado a dormire lo stesso e il giorno dopo sono tranquillo, ma mi dispiace che a volte il tennis venga visto così”.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia. “Martedì ho sentito Lorenzo Musetti, voleva sapere come stessi. Mi ha fatto molto piacere. Grazie anche alla Davis, tra di noi si sta creando un’amicizia fuori dal campo” ha concluso Berrettini.
Matteo Berrettini, soprannominato nel circuito ATP “The Hammer” (il martello), a causa della potenza dei suoi colpi di servizio e diritto, ha deciso di puntare tutto sul tennis grazie al prezioso consiglio del fratello minore Jacopo, anch’egli tennista professionista. Dall’età di 14 anni si allena con Vincenzo Santopadre, che è ancora il suo attuale coach.
Berrettini è ritenuto il miglior giocatore italiano di sempre su erba, essendo l’unico ad aver raggiunto la finale di Wimbledon nel 2021. Egli vanta inoltre il secondo miglior piazzamento di sempre per un tennista italiano, avendo raggiunto la posizione numero 6 del ranking ATP nel gennaio del 2022.