“Mi sento già al livello di Zverev e Tsitsipas: loro sanno che c’è partita”, ha dichiarato Berrettini.
Matteo Berrettini continua la sua scalata sui prestigiosi campi di Flushing Meadows. Il tennista romano, pur soffrendo, ha battuto il bielorusso Ivashka al quinto set, staccando il pass per gli ottavi di finale. Ora ad attenderlo ci sarà Oscar Otte, giustiziere di Andreas Seppi. Le possibilità di andare avanti ci sono tutte per l’ambizioso Matteo, che non ha nascosto la sua soddisfazione al termine del suo match.
“Mentalmente e fisicamente non era facile perché non avevo molte ore di gioco nelle gambe e non sapevo come avrebbe potuto reagire il mio corpo. Sto bene e questa partita ha dimostrato che sono pronto a giocare cinque set. Durante il match ho avuto alti e bassi, è successo a lui ed è successo a me ma è il bello dei cinque set. La cosa più importante è come io mi senta adesso: sono stanco sì, ma non distrutto e pronto a giocare la prossima partita. Quella di oggi è stata l’ulteriore riprova del lavoro fatto fino ad adesso per ritornare al 100%”.
Sul suo status all’interno del circuito, e sulle sue possibilità di battagliare ad armi pari con Zverev e Tsitsipas – i principali rivali del numero uno del seeding Novak Djokovic -, Berrettini appare sicuro del fatto suo: “Mi sento comunque già al livello degli altri: è vero, sono stato fermo, ma ogni volta che sto bene riesco a giocarmela alla pari. Con Zverev ho perso in finale a Madrid, con Tsitsipas a Roma, ma loro sanno che la partita c’è; poi magari loro sono più continui ma sono contento del mio stato di forma attuale. Queste partite le vince chi gioca nei momenti importanti meglio dell’altro: è un aspetto dei match su cui rivolgo molta attenzione e nei quali cerco di giocare con ancor più concentrazione, per capire al meglio cosa fare e come farlo. Alla fine le partite di tennis si giocano su pochi ma decisivi momenti”.