Le parole di Matteo Berrettini
Matteo Berrettini non può dimenticare il suo forfait a Wimbledon, a causa del Covid: “È stato assurdo, anche perché il mio team cercava di non sembrare troppo triste. Io me ne stavo isolato nella mia stanza, sperando di essere negativo in tempo per il martedì, quando avrei giocato. A un certo punto abbiamo pensato di essere su Scherzi a parte, o che ci fosse qualcuno o qualcosa che ci stesse maledicendo”.
“Il torneo non l’ho visto, se non verso la fine. Onestamente non riuscivo a guardarlo – ha raccontato alla Gazzetta dello Sport -. Non sono un grande appassionato di tennis quando non lo gioco io. Mi sono buttato sui film e le serie, ho finito Peaky Blinders. Ammetto di non essere stato troppo socievole con chi cercava di chiamarmi o scrivermi in quei giorni”.
“Ho cercato di guardare il lato positivo. Nonostante la tristezza e la delusione, arrivavo da due settimane in cui non avrei potuto chiedere di meglio. Tornato dopo l’operazione alla mano sono riuscito a vincere due tornei. Quindi, alla fine, ho cercato di tornare da Londra con il ricordo positivo della vittoria al Queen’s e non con l’amaro in bocca per non aver giocato Wimbledon”, ha concluso.