Matteo Berrettini sogna a Gstaad, poi crolla: il torneo va a Casper Ruud

Prima il sogno, poi la grande delusione a Gstaad.

Matteo Berrettini perde contro Casper Ruud una finale che aveva dominato nella prima parte, ma in cui il norvegese riesce a prendere il sopravvento minuto dopo minuto. Termina 4-6, 7-6(4), 6-2, con il tennista romano che manca la tripletta: dopo Stoccarda e Queen’s, l’Atp 250 di Gstaad sarebbe stato il terzo trofeo consecutivo in questa categoria.

In oltre due ore e mezza di partita si vedono le difficoltà di Berrettini, più sulla resistenza che di livello tecnico. Reduce dall’assenza da Wimbledon causa Covid, l’azzurro riesce a controllare abbastanza agevolmente il rivale, numero 5 del circuito ATP, nel corso del primo set. Le cose si mettono bene quando gli strappa il servizio nel quinto game, annullandogli tre volte la palla del possibile controbreak nel game successivo.

Più complicato il secondo set, la cui mancata svolta arriva quando Ruud impedisce l’ulteriore break a Berrettini portandosi sul 2-1. Non ci sono ulteriori scossoni fino al tie-break, dove lo scandinavo si porta velocemente su un 5-1 non più recuperabile. Nel terzo e decisivo set diventa quindi decisiva la stanchezza, con Berrettini che tiene botta solo nel primo game (annullando tre palle break), ma poi ritrovandosi di nuovo sotto per 5-1. Stavolta, però, nel conto dei game. È l’allungo giusto per il norvegese, che in poco più di tre quarti d’ora chiude i conti.

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