
Matteo Berrettini spiega le difficoltà, verso la fine del terzo set, che ha provato contro Alexander Zverev, prima di superarlo.
Un euforico Matteo Berrettini ha raccontato, ai microfoni di ‘Sky Sport’, come è riuscito a sconfiggere Alexander Zverev nel secondo turno del Masters 1000 di Monte Carlo, rimontando un set di svantaggio e concludendo a proprio favore il match dopo due ore e mezza di intensissimo gioco sulla terra rossa del Principato.
“Sentivo le gambe pesanti, soprattutto alla fine – ha ammesso il romano, il cui successo consente tra l’altro a Jannik Sinner di mantenere la vetta della classifica ATP fino al torneo di Roma -. Però mi sono detto che non avrei potuto volere di meglio dalla vita, che momenti del genere sono quelli per cui ci si allena, quelli che mi erano mancati quando ero lontano dal circuito ed ero alle prese con i problemi fisici. Ok, la stanchezza si farà sentire, ma sono felice”.
Dopo aver portato la partita al terzo set, Berrettini sembrava ben avviato verso il successo finale, salvo perdere un game sul proprio servizio e ritrovarsi sul 5-5. Quello, come egli stesso ammette, è stato il momento più difficile: “Mi sentivo le gambe pietrificate – ha rivelato – ma ho dettoa me stesso che non potevo mollare -. Sono rimasto in campo con lo spirito delle sudate in palestra, quando desideravo tornare a giocare in un palcoscenico del genere”.
“Sembrava tennis di altri tempi ma ogni tanto serve anche quello, soprattutto sulla terra” ha poi concluso Berrettini, che raggiungendo il terzo turno ha eguagliato il suo miglior risultato a Monte Carlo, ottenuto nella stagione 2023. L’obiettivo è fare ancora meglio, per dimostrare ulteriormente non solo la propria abilità in generale, ma anche la crescita sulla terra rossa.