Matteo Berrettini tra Roma e Wimbledon
Dopo la cerimonia al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Matteo Berrettini ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “È veramente pazzesco pensare che sia passato già un anno dall’ultima volta qui al Quirinale. La vittoria di Malaga in Coppa Davis ha messo la ciliegina sulla torta ad un 2024 importante con bei match, tanti sacrifici e tre titoli: sono felice di essere qui in una veste diversa da quella dell’anno scorso”.
“Il ‘gusto’ è una delle parole chiave di quest’anno, il sentire il piacere di entrare in campo e giocare partite – ha aggiunto il romano -. Non il dovere, ma il piacere. Ho iniziato a giocare a tennis per questo, ho sognato di diventare un tennista professionista perché è stato il mio sogno più grande. Sono anche un po’ emozionato a pensare a quanto accaduto nel giro di un solo anno, è cambiato tutto”.
Sui prossimi Internazionali d’Italia, nella sua Roma: “Spero di esserci, farò il possibile visto che sono tre anni che non lo gioco. È probabilmente il torneo che più mi emoziona e che più mi ha spinto a sognare di diventare un tennista”.
“Altra finale a Wimbledon? Si può e si deve sognare, sognare non ha mai fatto male a nessuno. Prima però ci dev’essere un percorso di partite vinte e partite perse. Il mio valore sull’erba non l’ho mai messo in dubbio: ci sono molti giocatori fortissimi, Sinner su tutti, ma vediamo un po’ come andrà” ha concluso Berrettini.