Lucia Bronzetti-Ashleigh Barty: due mesi che sembrano un’eternità
Sembra passata una vita da quel 19 gennaio, quando Lucia Bronzetti ha affrontato Ashleigh Barty agli Australian Open, invece sono passati poco più di due mesi.
E questa settimana, cominciata con il clamoroso addio al tennis dell’australiana, sta proseguendo con la splendida avventura della riminese a Miami.
Ripescata come lucky-loser dopo la sconfitta patita sul cemento della Florida con la cinese Wang, la riminese ha scartato il regalo ricevuto dalla dea bendata e ne ha fatto buon uso, eliminando un’altra australiana, Ajla Tomljanovic, e poi prendendo a pallate la svizzera Voegele: Lucia avrebbe dovuto giocare un derby tutto italiano con Camila Giorgi, che però ha dato forfait.
Poi la romagnola avrebbe dovuto affrontare Anna Kalinskaya, russa che dopo avere passato le forche caudine delle qualificazioni (superate Anna Lena Friedsam e Caroline Dolehide) aveva proseguito la sua avventura nel tabellone principale piegando Robin Montgomery in tre set e stendendo Karolina Pliskova, testa di serie numero 6, con un doppio 6-3. Per un problema al braccio destro anche la Kalinskaya ha alzato bandiera bianca e non è scesa in campo.
Agli ottavi di finale la Bronzetti se la vedrà con un’altra australiana (di origine russa): Daria Saville, nota fino al 2015 come Gavrilova.