Lorenzo Musetti-Taylor Fritz 3-6 7-6 6-2 3-6 6-1
Un meraviglioso Lorenzo Musetti vola in semifinale a Wimbledon per la prima volta nella sua carriera. Il carrarino, infatti, ha superato in cinque set lo statunitense Taylor Fritz, numero 12 del ranking ATP e 13 del seeding, col punteggio finale di 3-6 7-6 6-2 3-6 6-1 dopo quasi tre ore e mezza di battaglia.
Musetti, in realtà, parte male e cede il servizio nel terzo gioco (1-3). L’azzurro non regge il ritmo e le accelerazioni dell’americano che conferma il vantaggio (4-1), concede le briciole al servizio e conserva il break fino al 6-3 finale.
Non comincia bene nemmeno il secondo set per il carrarino, che perde la battuta in apertura. Qui però arriva l’immediata reazione di Lorenzo, che firma il contro-break. Musetti, poi, sale addirittura 5-3 ma chiamato a servire per il set, cede la battuta a zero. L’azzurro, tuttavia, non si scoraggia e gioca un gran tie-break, vinto per 7 punti a 5.
Il terzo set è un dominio del carrarino che, galvanizzato dall’aver pareggiato il conto dei set, graffia il break in apertura e lo bissa nel quinto gioco (4-1). I continui cambi di ritmo offerti dall’azzurro mandano in bambola Fritz, che cede per 2-6 e si ritrova sotto di un set.
Nel quarto parziale è il quinto game a fare la differenza: Fritz salva quattro palle break, di cui tre consecutive, e punisce Musetti, che accusa il colpo, nell’ottavo game, salendo 5-3 e servizio. Lo statunitense non si fa pregare e chiude i conti sul 6-3 finale, rimandando tutto al quinto e decisivo set.
L’ultimo parziale è un vero e proprio assolo di Musetti: l’azzurro si prende subito il break grazie ad un fantastico diritto anomalo lungolinea vincente (2-0), conferma il vantaggio (3-0) e vince un altro game in risposta (4-0), volando in un amen sul 5-0. A quel punto, avanti 5-1, è una pura formalità chiudere al servizio, grazie ad una prima vincente.
Musetti si regala così una storica semifinale ai Championships dove affronterà il numero due del mondo Novak Djokovic, che ha usufruito del ritiro di Alex De Minaur, accedendo al penultimo atto senza giocare.