Parole consapevoli e ricolme di soddisfazione quelle di Vincenzo Santopadre, mentore e coach di Matteo Berrettini al termine di una stagione che ha visto il tennista romano consacrarsi tra i grandi del tennis. Dal 2010 Santopadre, insieme ad un team meticoloso e dedito alla cura dei particolari, segue quella che a tutti gli effetti puo’ essere considerata la sorpresa tennistica del 2019 in termini di costanza di rendimento e risultati.
L’azzurro, partito a gennaio dal 54esimo gradino del ranking mondiale, infrangendo record su record a livello nazionale, è riuscito a chiudere l’anno tra i primi 10 giocatori del mondo. “L’anno appena trascorso è stato incredibile ed esaltante – ha dichiarato Santopadre sul sito della Fit – Matteo ha continuato a superarsi ogni giorno di più, riuscendo con una maturazione esponenziale a completarsi e a diventare pian piano l’allenatore di se stesso. Penso sia migliorato in ogni aspetto, non è un caso che abbia raccolto risultati su tutte le superfici”.
Risultati che hanno visto il tennista capitolino conquistare, oltre a due titoli Atp (il primo sulla terra di Budapest, il secondo sull’erba di Stoccarda), la prestigiosa semifinale agli Us Open e la conseguente partecipazione alle Atp Finals di Londra, terzo italiano a riuscire nell’impresa dopo Adriano Panatta e Corrado Barazzutti. “Matteo è maturato tanto quest’anno, dal canto nostro dobbiamo continuare a dargli fiducia perché è un ragazzo che ci mette sempre tanta passione e volontà. Non so se la stagione che verrà sarà più difficile, ma sarà sicuramente diversa per via delle aspettative che Matteo è riuscito a creare: il 2020 è alle porte, ora è giusto ricaricare le pile, ma dobbiamo farci trovare pronti perché sarà un anno importante”.
Infine, un accenno sulla prossima programmazione: “Prossimo impegno sara’ l’Atp Cup il 3 gennaio a Perth, poi cominceremo a pensare agli Australian Open“.