Morta a 89 anni Lea Pericoli, donna simbolo del tennis femminile italiano
Lo sport e il tennis italiano sono in lutto: è morta all’età di 89 anni Lea Pericoli, una delle donne simbolo della storia del tennis italiano. È stata sicuramente la prima a rendere popolare inItalia il tennis femminile con la sua eleganza, i suoi completini disegnati da Ted Tinling e le sue vittorie ed è stata anche una delle prime donne a raccontarlo da giornalista e telecronista in tv e sui giornali.
Nata a Milano il 22 marzo 1935, ha trascorso l’infanzia ad Addis Abeba, dove il padre Filippo si trasferisce dopo la guerra d’Etioia e poi, dopo la seconda guerra mondiale, c’è un ulteriore spostamento ad Asmara. Lea poi studia a Nairobi, in Kenya, fino a quando, a 17 anni, torna in Italia.
La sua carriera è stata infinita: è durata fino a oltre 40 anni, e per 14, dal 1959 al 1976, è stata numero uno d’Italia. Ha vinto la bellezza di 27 titoli nazionali, 10 in singolate, 11 in doppio e 6 in doppio misto. Ha vinto 13 tornei, delle quali le più importanti nella Coppa Porro Lambertenghia Lesa nel 1960 e nel 1962, a Palermo nel 1962 e a Montecarlo nel 1963.
Agli Internazionali d’Italia, in coppia con Silvana Lazzarino, è arrivata in finale dal 1962 al 1965 e nel 1967, mentre nel singolare come miglior risultato ha raggiunto la semfinale nel 1967. Nei tornei dei Grande Slam invece è approdata quattro volte negli ottavi al Roland Garros (1955, 1960, 1964 e 1971) e tre volte sull’erba di Wimbledon (1965, 1967 e 1970).
Già prima del ritiro, Lea Pericoli ha cominciato a scrivere per “Il Giornale” nel 1974 e per un trentennio è stata commentatrice di tennis in tv, cominciando su Telemontecarlo, dove ha anche presentato il qui Paroliamo nel 1977. Non ha mai mancato fino all’ultimo di presenziare ai tornei più importanti, specie a Roma.