Nick Kyrgios, il ricordo più duro: così sconfisse i suoi demoni

Una lunga serie di demoni personali, sconfitti a partire da un episodio ben preciso.

Nick Kyrgios si è raccontato a cuore aperto ai microfoni di ‘Break Point’, la serie di Netflix in uscita il prossimo 13 gennaio e in cui si raccontano aspetti meno noti dei grandi protagonisti del tennis. E alcuni di essi riguardano anche un fuoriclasse che rischiò seriamente di non arrivare mai ai massimi livelli.

“Nei primi 4-5 anni della mia carriera a dominare la mia vita c’era la confusione, e mi sentivo ogni settimana sempre più fragile – ha rivelato Kyrgios -. Bevevo ogni sera, e la mia vita rischiava di finire fuori controllo. Pensai che non potevo continuare così, ma credevo anche che non sarei mai potuto diventare un tennista attivo tutti i mesi dell’anno”.

Quindi arrivò un momento che avrebbe definito non solo la carriera di Kyrgios, ma la sua intera esistenza. “Era il 2014, e a Wimbledon riuscii a battere Rafa Nadal. Fino a quel giorno non ero consapevole di essere così bravo. Ma quel successo cambiò la mia vita per sempre – ha confessato -. Ero nessuno, e tutto a un tratto mi ritrovai persone accampate fuori casa mia. Tutto è nato da quel momento”.

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