Uno sfogo in piena regola contro una patria che, a suo giudizio, mai lo ha supportato.
Nick Kyrgios si toglie ben più di un sassolino dalla scarpa. Lo fa in un’intervista rilasciata a ‘Sports Illustrated’ mentre si avvicinano gli US Open in cui si prepara a ritagliarsi un ruolo da protagonista. E nell’occasione spiega quanto difficile sia stata la sua crescita professionale in Australia.
“Da ragazzino avevo qualche chilo di troppo, e diversi allenatori e insegnanti mi suggerirono di lasciar perdere – ha confessato Kyrgios -. Poi man mano che la mia carriera procedeva, ho dovuto affrontare critiche di ogni genere. Razzismo incluso. Per questo in me continua a esserci molta rabbia, anche se non mi fa più male. Non dimentico tutto questo, e quando sarò in cima lo farò presente a tutti loro”.
Tanto più che, secondo Kyrgios, l’Australia non è stata tenera con lui nemmeno in tempi molto più recenti. “I grandi del tennis nel mio Paese non sono mai stati gentili. E in quelle due settimane a Wimbledon mai mi hanno supportato. Sembra che, per qualche motivo, siano ossessionati dal desiderio di demolirmi. E non capisco perché”, ha concluso.