“Una star come Djokovic può influenzare persone di tutte le età, ma soprattutto i giovani e più suggestionabili, e spingerli ad emularlo”.
Sono state rese note le motivazioni della sentenza dei giudici australiani della Federal Court, che alcuni giorni fa hanno espulso Novak Djokovic dall’Australia impedendogli di partecipare all’Open.
“Un’iconica star del tennis può influenzare persone di tutte le età, ma soprattutto i giovani e più suggestionabili, e spingerli ad emularlo. Questa non è una fantasia, non servono prove”.
Permettere al numero uno del mondo di partecipare “avrebbe potuto incrementare il sentimento anti-vaccini, un pericolo che non riguarda soltanto i gruppi anti-vaccini, alcuni dei quali hanno posizioni estreme e possono rappresentare un rischio per il buon ordine o l’ordine pubblico nella comunità, ma anche chi semplicemente è indeciso se vaccinarsi o meno”.
I giudici hanno anche ricordato l’intervista rilasciata a l’Equipe nonostante sapesse di essere positivo, e hanno inoltre spiegato che il ministro ha il potere di revoca del visto se ritiene che la “presenza del possessore possa costituire una minaccia alla salute, la sicurezza, l’ordine della comunità australiana”.