Un fuoriclasse che, nonostante i problemi fisici, ha ripreso a dominare: e il suo ultimo avversario non ci gira intorno.
Novak Djokovic agli Australian Open ha dominato nel quarto di finale che lo ha visto opposto a Andrey Rublev, spazzato via in due ore e cinque minuti di gioco con il punteggio di 6-1, 6-2, 6-4. E il russo ha ammesso come questo fosse uno scenario che aveva previsto.
“Sapevo che avrei affrontato uno dei migliori al mondo, e che contro di lui sarebbe stata durissima – ha affermato Rublev in conferenza stampa -. Per questo, in tutta onestà, non ho giocato pensando di approfittare del problema che Djokovic ha al tendine del ginocchio. Né ho elaborato un piano per costringerlo a muoversi sul rovescio. Pensavo solo a ripetere a me stesso di non mollare”.
“Non so proprio dire cosa di Djokovic mi abbia colpito di più – ha aggiunto Rublev -. Mi limito a dire che rispetto ai nostri ultimi scontri, in particolare quello di Torino alle ATP Finals, è cresciuto moltissimo. Poi in campo non sai mai che cosa possa succedere, ma lui ha giocato davvero molto bene. Per me è stato difficile affrontarlo, ma mi sono divertito moltissimo a farlo”.