Novak Djokovic si gode la finale: “Io nemmeno certo di essere a Wimbledon”

Una finale storica, che perfino il diretto interessato non era convinto di poter centrare.

Novak Djokovic regola Lorenzo Musetti e centra per la decima volta in carriera la finale di Wimbledon 2024, un torneo che il fuoriclasse serbo non era nemmeno certo di poter disputare. Lo ha ammesso lui stesso, pochi minuti dopo il 6-4, 7-6(2), 6-4 rifilato in meno di tre ore di gioco al toscano che a propria volta si è fermato a un passo dalla storia. Ossia dall’atto conclusivo della prestigiosa kermesse disputata sull’erba di Londra.

“Non sapevo se avrei preso parte a Wimbledon – ha rivelato a caldo Djokovic -. Sono arrivato a Londra otto giorni prima dell’inizio del torneo, e i dubbi erano tanti. Dopo alcuni set giocati con avversari molto forti, però, ho capito che ero in condizione per arrivare fino alla fine. Se così non fosse stato, non avrei nemmeno iniziato. Una volta in campo, però, questo mi ha dato ulteriori motivazioni”.

Djokovic ha anche voluto illustrare ciò che Wimbledon rappresenta per lui: “La sognavo da bambino, quando avevo sette anni ero in Serbia con le bombe sopra la mia testa e mi piaceva costruire questo torneo in camera mia con quello che trovavo. Poi mi fissavo allo specchio mentre sollevavo il trofeo. Ho avuto la fortuna di arrivarci davvero, e per questo devo ringraziare la mia famiglia, mia moglie e anche i miei figli”.

Ora la sfida con Carlos Alcaraz, che Djokovic ha voluto elogiare: “Lui è un grande esempio di un giovane che è stato capace di diventare un vincente molto presto, grazie alla vita bilanciata che conduce in campo e fuori. Sorride sempre, ha grandi valori e merita di essere il 21enne più forte della storia dello sport. Sono sicuro che vincerà moltissimi Slam, spero non quello di domenica prossima. Soprattutto visto che qui a Wimbledon mi ha battuto in finale già l’anno scorso”.

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