Paolo Bertolucci e la differenza tra Jannik Sinner e Valentino Rossi

Le parole di Bertolucci

Paolo Bertolucci è tornato a parlare di Jannik Sinner su “Ticinonline: Il portale del Ticino”: “Jannik è stato una botta di fortuna per l’Italia. Dico sempre che si deve ringraziare la cicogna che l’ha scaricato di qua. Ancora pochissimi chilometri e sarebbe stato austriaco”.

“La fortuna è stata anche che sia cresciuto nella famiglia giusta, che l’ha accompagnato, sostenuto, che gli ha dato la corretta educazione – ha aggiunto -. Il talento vale tantissimo, quando però si cresce in un ambiente non sano il rischio di bruciarsi o di non sbocciare proprio è altissimo. Jannik invece ha tutto e in più non è il classico italiano. La testa è nordica. Ma d’altronde è cresciuto lì in mezzo alla neve”.

“È un pregio? Una particolarità. I classici campioni di casa nostra sono geniali, sono artisti, Sinner non lo è. Il tipico campione italiano è Valentino Rossi, è Alberto Tomba. Jannik non è così: ha meno estro ma una mentalità incredibile. Ha una dedizione maniacale al lavoro, oltre alle doti tecniche e fisiche, è grazie a quella se è arrivato dove è arrivato” , ha concluso.

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