
"Il traguardo delle 52 settimane consecutive in vetta dopo aver raggiunto il numero uno per la prima volta è più simbolico che pratico".
Paolo Bertolucci è tornato a parlare di Jannni Sinner sulla Gazzetta dello Sport: “Il traguardo delle 52 settimane consecutive in vetta dopo aver raggiunto il numero uno per la prima volta è più simbolico che pratico, ma ad ogni modo segna un’altra tappa del formidabile percorso del giocatore più forte del mondo”.
“Intanto, la considerazione che prima di lui soltanto in quattro (Federer, Connors, Hewitt e Djokovic) erano riusciti a centrare questa particolare impresa, sottolinea una volta di più il valore di Jannik, che ormai non è più sacrilego considerare a un livello molto vicino ai più grandi giocatori della storia”.
“Ciò che più conta, tuttavia, è che l’allievo di Vagnozzi e Cahill sembra trovarsi davvero a suo agio in vetta al ranking e non ha nessuna intenzione di abdicare a breve: dunque la statistica è destinata senz’altro a crescere, e solo alla fine della carriera ci renderemo davvero conto di quanto saranno state eccezionali le sue prodezze”.