Le parole di Paolo Bertolucci
Paolo Bertolucci è tornato a parlare di Jannik Sinner dopo la sconfitta con Zverev che ha chiuso la sua avventura a Monte Carlo.
“Mi è piaciuto molto per com’è stato in campo e per come ha gestito le varie situazioni. Poi ha pagato il fatto di avere cinque anni in meno di Zverev, meno esperienza e una percentuale di prime palle troppo bassa. Sinner deve ancora mettere su qualche chilo di massa muscolare, però è molto giovane e ha grandissime qualità. Arriverà in altissimo, in alto lo è già. Variazioni mancate? Ci ha provato qualche volta e fa indubbiamente fatica, magari con qualche drop shot. Questo perché era sempre sotto attacco, la velocità e la profondità dei colpi di Zverev gli hanno impedito anche solo di pensare ad una soluzione del genere. Ha iniziato un percorso tecnico di completamento e credo che su terra e cemento sarà competitivo. Può sbagliare qualche smorzata o qualche risposta di troppo, però io preferirei che, dovendo perdere, lo faccia così. Sono tutte cose che poi si ritroverà tra due o tre anni. Non deve raggiungere il vertice adesso: è chiaro che prima ci arriva meglio è, ma secondo me ha ancora due o tre anni di tempo”.
Su UbiTennis, Bertolucci ha fatto il punto anche su Musetti visto il ko contro Diego Schwartzman: “Giocando quattro metri indietro non si può comandare fin da subito lo scambio. Io ripeto che, secondo me, Musetti ha un problema di programmazione: deve giocare meno tornei e allenarsi di più, progredendo in certi settori com’è normale che sia per un ragazzo così giovane. Giocando tutte le settimane penso che questi progressi facciano più fatica ad arrivare, poi non so se lui è pronto a recepire determinati cambiamenti. Il braccio c’è, ha qualità pazzesche ed è veloce, ma se non ti crei la cilindrata tra i 19 e i 22 anni poi dopo rischia di essere troppo tardi”.