Paolo Bertolucci smonta tutte le accuse ai danni di Jannik Sinner

La sconfitta con Medvedev a Wimbledon continua a far discutere

Jannik Sinner è sempre più al centro dell’attenzione. Osannato per i tanti successi maturati nell’ultimo periodo, ora è argomento di infinite discussioni la sua sconfitta, maturata ai quarti di finale di Wimbledon, contro Daniil Medvedev. Si parla di difficoltà a vincere al quinto set con i top, di non perfetta gestione delle energie. Pure il forfait dal torneo ATP di Bastad ha scatenato mille interpretazioni.

Paolo Bertolucci, attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport, ha voluto prendere posizione, in maniera chiara, contro chi sta iniziando ad “accusare” Jannik Sinner. Il messaggio è chiaro: “Non è assolutamente il caso di fare processi, è riuscito a vincere 42 partite dall’inizio della stagione su 46 giocate”.

Sulla programmazione dei tornei (secondo alcuni ne sta giocando troppi), Paolo Bertolucci non ha dubbi: “E’ stata perfetta. Il tennis di oggi è fisicamente logorante ma Sinner è ancora giovane. In più, Sinner ama moltissimo giocare a tennis, la sua vita, il suo lavoro e il suo divertimento”.

A chi ritiene che l’essere diventato numero 1 al mondo sia un peso per l’altoatesino, Paolo Bertolucci risponde così: “Da quando Sinner ha raggiunto questo strepitoso traguardo, ha già vinto un torneo, ad Halle. La pressione? L’ho vista di più nel match contro Matteo Berrettini“. Un’ultima analisi molto accurata a livello di dettagli: “I break subiti, quando arrivano, sono sempre nelle prima fasi del set e mai in quelle conclusive. Questa è una cosa su cui si porrà attenzione…”.

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