L’ex tennista azzurro parla delle tante critiche al tennista altoatesino.
Paolo Bertolucci in un’intervista al Corriere del Veneto ha concentrato la sua attenzione sulle tante critiche piovute su Jannik Sinner negli ultimi tempi: “Lui alle prime vittorie ha firmato con grandi sponsor, aumentato le aspettative e allargato la platea di chi segue il tennis. E quando allarghi la platea si siedono in tanti che ci capiscono poco o nulla. Ma come si può criticare uno che a vent’anni è 14 del mondo? A quell’età tanti si mettono ancora le dita nel naso, o si fanno preparare la minestra dalla mamma”.
Però anche Sinner e il suo entourage hanno commesso errori, soprattutto di comunicazione: “Il rifiuto delle Olimpiadi sul piano della programmazione è stata una scelta comprensibile, lui e il suo team hanno però sbagliato tempi e modi di comunicarla. Come, sul piano della comunicazione, Sinner sbaglia a scrivere in inglese sui social. Capisco che sia un giocatore internazionale, ma è un errore”, ha evidenziato l’ex azzurro.
Sulle sue possibilità di Slam: “E’ come se fosse appena uscito dall’università e affrontasse ogni volta amministratori delegati in azienda da 20-25 anni. Becker ha vinto Wimbledon a 17 anni, ma Federer il primo slam a 23. Ognuno ha il suo percorso. Sinner magari uno slam non lo vincerà mai, o forse sì, chi lo sa, sarà numero uno o numero sette, ma questo non cambia il giudizio di fondo”.