Paolo Bertolucci spiega le differenze tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sulla terra battuta
A pochi giorni dall’inizio del Masters 1000 di Montecarlo, l’ex tennista azzurro Paolo Bertolucci, nel corso di un’intervento ai microfoni di “Fanpage.it”, ha provato ad individuare le principali differenze che vi potrebbero essere sulla terra battuta fra i due protagonisti di questa prima parte di stagione, ovvero Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
“Alcaraz è nato sulla terra e Sinner no, questo conta sicuramente. Carlos è più a suo agio da qusto punto di vista. Come completezza tecnica poi lo spagnolo si fa preferire sulla punta del rendimento di una giornata o di un torneo. Lui, per utilizzare una metafora ciclistica, è da ‘classica’, ovvero da Milano-Sanremo, mentre Sinner viene fuori alla distanza come nel “Giro d’Italia“”ha esordito l’ex tennista azzurro.
“A fine anno Sinner è più continuo, metodico e razionale. Alcaraz, invece, ha punte pazzesche che magari Jannik non raggiunge in quel giorno, ma è meno forte mentalmente e concreto perchè cerca, a differenza dell’azzurro, quasi più lo spettacolo e l’applauso del pubblico che il punto. E’ come se ogni tanto si dimenticasse del punteggio e dell’importanza che potrebbe avere un punto, mentre l’altoatesino, da questo punto di vista, punta solo a portare a casa il punto senza preoccuparsi della spettacolarità” ha aggiunto il commentatore di Sky Sport.
“Aspettiamo un attimo prima di fare qualche previsione, poichè sono molto difficili. Penso che dopo Parigi si potrà emettere un giudizio in merito al livello di gioco che Jannik avrà mostrato sulla terra battuta. Io, però, sono molto fiducioso” ha concluso Paolo Bertolucci.