Anche Vasek Pospisil prende le difese di Novak Djokovic.
Il 31enne tennista canadese è peraltro fondatore insieme proprio a Djokovic del “sindacato dei giocatori” PTPA e ritiene che l’intera vicenda sia colpa della politica.
“Se il governo dell’Australia non gli avesse concesso un’esenzione per entrare nel Paese, Novak non ci sarebbe mai andato – ha scritto Pospisil su Twitter -. Avrebbe saltato gli Australian Open e sarebbe rimasto a casa con la sua famiglia. Nessuno a questo punto starebbe discutendo di questo caos”.
“C’era in gioco un’agenda politica in gioco, che non potrebbe essere più ovvia di così. Ci sono le elezioni in arrivo, e questa non è colpa sua. Non ha obbligato nessuno a farlo entrare nel Paese e non si è ‘fatto le regole da solo’. Era pronto per restare a casa”, ha quindi aggiunto Pospisil a proposito di Djokovic.