Serena Williams perde la testa e la finale degli Us Open. Sul cemento di Flushing Meadows a trionfare è la ventenne Naomi Osaka, che ha battuto la favorita statunitense, beniamina di casa, per 6-2 6-4 in 1 h e 21′ di partita.
Psicodramma della campionessa a stelle e strisce, che era a caccia del 24esimo Slam in carriera che le avrebbe permesso di raggiungere Margaret Court: dopo il primo set dominato dalla giapponese, Serena, nervosissima, si infuria dopo un doppio fallo, rompe la racchetta e si mette a litigare prima con il giudice di linea, poi con il giudice di sedia, che gli aveva dato un warning per aver parlato con il suo allenatore in tribuna.
“Io non ho mai imbrogliato in vita mia, non era coaching quello di prima, ho una figlia, non imbroglio, mi devi delle scuse! Tu stai attacando il mio carattere, dicendo che ho imbrogliato, sei tu il bugiardo, non mi arbitrerai mai più, mi devi delle scuse, sei tu il ladro, mi hai rubato un punto!”, lo sfogo della Williams, penalizzata di un game e in lacrime. Finale surreale, la Osaka non si fa intimidire dalla sceneggiata dell’avversaria fa la storia: è la prima giapponese a vincere uno Slam.