Richard Krajicek rivela un aneddoto su Jannik Sinner
La prossima settimana Jannik Sinner tornerà in campo per giocare l’ATP 500 di Rotterdam e Ubaldo Scanagatta, per il suo sito Ubitennis, ha intervistato colui che è il direttore del torneo da 21 anni, Richard Krajcek, ex numero 4 del mondo e vincitore del torneo di Wimbledon nel 1996. L’olandese ovviamente ha parlato, in questa chilometrica intervista, anche dell’altoatesino vincitore dell’Australian Open. Ecco gli stralci dell’intervista che lo riguardano.
“C’è la sensazione che Sinner possa vincere, sta giocando un gran tennis, l’anno scorso ha perso solo in finale da Medvedev in un grande duello e quest’anno Medvedev comunque non partecipa, l’ha appena battuto all Australian Open. Se è a posto fisicamente, come mi auguro, vediamo. Sinner sarà già qui venerdì per testare i campi e giocherà il primo match martedì o mercoledì, quindi non si presenterà direttamente soltanto lunedì all’ultimo, è totalmente dedicato, preparato, gioca bene, non molti possono batterlo al momento.. nessuno almeno nell ultimo torneo che ha giocato”.
“Non lo conosco molto bene, l’ho incrociato anni fa a Montecarlo quando era molto giovane e Piatti mi disse ‘questo sarà un campione’, e aveva ragione. So che ha partecipato a un evento in centro a Torino con Alcaraz e c’è stato un bagno di folla, l’anno scorso l’attenzione era quasi solo per Alcaraz. Penso che loro due siano i giovani più amati al momento. Conosco bene anche il suo agente, Lawrence Frankopan, che è una persona deliziosa e lavora solo con giocatori che lo sono altrettanto. Come giocatore, beh è un grande giocatore. Gli unici dubbi potevano esserci a livello fisico, l’anno scorso era stanco a Rotterdam per la finale della settimana precedente ma si vedeva che in finale contro Medvedev le gambe non giravano. Ha avuto una grande crescita credo evidente con la vittoria a Vienna e la partita in Davis contro Djokovic dove ha vinto avendo 3 match point a sfavore. Per me quelle due partite hanno fatto capire che poteva vincere uno Slam”.
“Per Sinner, al contrario di quel che era per me, avere un gran servizio è un extra: si muove benissimo e ha ottimi e solidi colpi da fondo. Comunque ora il servizio, quando gli serve, c’ è. Anche Djokovic, quando gli tira il servizio, ce l’ha, ma non sta lì a colpire cento ace a partita. Lo mette nei punti importanti, come Sinner… Semplicemente, quando hai fondamentali così solidi, non ne hai bisogno. Fisicamente inoltre, lo stress e la sollecitazione della spalla è enorme e quindi probabilmente la carriera è piu’ longeva per giocatori che non sono ‘big server’, non hai quella pressione di dover fare ace ad ogni punto”.
“Penso che Djokovic e Sinner siano due giocatori diversi. Non ci gioco contro quindi non posso dirlo perche non sento la palla, pero da quello che vedo in tv posso dire che i tre giocatori che tirano più forte siano Alcaraz, Sinner e Rublev. Quest’ultimo ha un gioco diverso, ma se guardiamo solo alla potenza dei fondamentali io direi questi tre. Per varietà del gioco, si, Sinner e ancor di più, Alcaraz. Anche questo ragazzo è incredibile, ricordo la finale di Indian Wells contro Medvedev dove ha giocato serve and volley dato che Medvedev era sempre dietro la linea di fondo e ho pensato ‘ah sa fare anche quello’. Sinner anche è migliorato molto, e credo che in gran parte sia merito di Cahill”.
“Chi lo può mettere in difficoltà a Rotterdam? Tra i partecipanti direi Hurkacz, che ha un gran servizio, e magari quelli che riescono a reggere lo scambio da fondo, non so fisicamente come starà, ma anche un De Minaur se il match va per le lunghe. In generale, direi che gli possano dare più fastidio gente che serve bene come Safiullin, Hurkacz, e non molti altri. Si forse direi Hurkacz perchè se serve bene è pericoloso”.