E’ arrivata la sentenza per Maria Sharapova.
La ventinovenne russa è stata sospesa due anni per la positività al Meldonium riscontrata nel corso di un test antidoping agli Australian open. Ciò vuol dire che potrebbe rientrare sui campi il 26 gennaio 2018, perché la squalifica è retrodatata, secondo la nota della federtennis internazionale.
Lo scorso 7 marzo aveva ammesso l’uso del farmaco, entrato nella lista dei farmaci proibiti solo dall’inizio di quest’anno.
“Il tribunale della Federtennis oggi ha riconosciuto che la mia assuznzione del Meldonium non fosse intenzionale – scrive la Sharapova su Facebook -. La federtennis ha utilizzato grandi risorse di tempo e denaro per dimostrare la mia volontarietà, ma non c’è riuscita. Hanno chiesto che io fossi squalificata 4 anni, ma la loro posizione è stata respinta. Perciò, visto che il tribunale ha concluso correttamente che non l’ho fatto intenzionalmente, non posso accettare una pena ingiusta. Farò appello immediatamente al Cas, la corte di arbitrato per lo sport. Mi manca il tennis e mi mancano i fan. Ho intenzione di lottare per quello che credo sia giusto ed e ‘ per questo che io voglio lottare per essere di nuovo sul campo da tennis al più presto possibile”.