Simone Bolelli e Andrea Vavassori non ci stanno: “si dovrebbe giocare come negli Slam”

Simone Bolelli e Andrea Vavassori non ci stanno: “si dovrebbe giocare come negli Slam”

Simone Bolelli e Andrea Vavassori non sono riusciti a battere per la terza volta in stagione Krawietz/Puetz, venendo sconfitti 7-5 6-4 in un match deciso da pochissimi punti. “Con un regolamento di questo genere, con punto secco e niente terzo set, le partite girano su troppi pochi punti”, raccontano in conferenza stampa i due italiani.

“Bisognerebbe giocare come negli Slam, senza punto secco e con il terzo set ‘normale’”, spiega Bolelli. Gli fa eco Vavassori: “non solo qui, anche in un torneo importante come le Olimpiadi bisognerebbe giocare con i set ‘estesi’: se n’era lamentato anche Nadal una volta”.

Nulla è ancora perduto comunque per Bole e Wave, che venerdì sfideranno una coppia durissima come Arevalo/Pavic (contro cui hanno sempre perso quest’anno) in una vera e propria partita da dentro o fuori: chi perde va a casa, chi vince va avanti.

“Sono due giocatori molto forti e molto solidi”, ammette Bolelli, confessando poi come Arevalo sia un po’ più forte da fondo e Pavic più bravo a rete, anche se su questa superficie può essere più il sudamericano ad andare in difficoltà.

“Noi però partiremo ancora con la spinta del pubblico, non crediamo sia una pressione extra ma un vantaggio”, spiegano ancora gli italiani, che non vedono l’ora di tornare in campo per provare a conquistare una storica semifinale.

Giovanni Pelazzo

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