Le parole di Simone Vagnozzi
Il coach di Jannik Sinner, Simone Vagnozzi, ha rilasciato una lunga intervista al “T Quotidiano Autonomo del Trentino Alto Adige” in cui tra i tanti temi toccati, ha parlato anche delle differenze del suo allievo rispetto a Carlos Alcaraz: “Jannik non avrà mai il fisico di Alcaraz, che a 18 anni era già un uomo. Ma entro tre anni lo porteremo ad avere il miglior fisico possibile senza snaturarne le caratteristiche. Non bisogna avere fretta e spingere troppo con i carichi di lavoro atletici, sarebbe come lanciare un boomerang, ci si ritorcerebbe contro. Sul piano mentale e della determinazione Sinner non ha nulla di meno. Sa qual è il vantaggio vero di Alcaraz? E’ entrato nel tour tennisticamente più pronto, ancora più precoce e completo di Jannik, che però è già forte e ha margini di miglioramento enormi. Già oggi varia il gioco con una maggiore fluidità e migliori automatismi, e soprattutto sa quando e come farlo in base all’avversario. Poi tatticamente sta provando cose nuove, anche a essere più paziente e ad allungare lo scambio, questo a volte lo porta a sprecare maggiori energie di un giocatore più maturo di 26-27 come può essere un Medvedev”.
“Sinner può arrivare a vincere Slam e i tornei più importanti – ha proseguito Vagnozzi -, già adesso ci può provare, tecnicamente è cresciuto e il suo livello di gioco è già quello dei migliori: del resto l’anno scorso, in una stagione peraltro particolare per il cambio di team e i contrattempi fisici, ha fatto i quarti in tre Slam, battuto Alcaraz due volte e la terza, agli US Open, ci ha perso al quinto set con il match point in mano; e ha sfiorato il colpo grosso con Djokovic a Wimbledon. Quest’anno ha sconfitto Tsitsipas a Rotterdam, dopo aver ceduto al quinto set a Melbourne.
“Puntiamo alle ATP Finals di novembre. Per riuscirci serve avere continuità di rendimento e fare risultato nei grandi Open. L’inizio di stagione è stato ottimo, sia nella crescita tecnica che sul piano fisico, se si esclude il piccolo infortunio di gioco di Adelaide” ha concluso il coach dell’azzurro.