Stefanos Tsitsipas dice la sua sull’errore arbitrale ai danni di Jannik Sinner
Nella conferenza stampa dopo la semifinale di Montecarlo vinta contro Jannik Sinner al terzo set, Stefanos Tsitsipas ha detto la sua sull’errore arbitrale che non ha permesso all’altoatesino di andare in vantaggio di due break nel set decisivo. E ha espresso anche la sua opinione sul fatto che dall’anno prossimo ci sarà la tecnologia di Occhio di Falco a disposizione dei tennisti anche sulla terra battuta. Ecco le sua parole, riportate dal sito in italiano di Eurosport.
“Penso che abbia fatto più differenza per lui che per me. Stavo provando a gestire la palla break in quel momento. Ovviamente andare sotto di due break non mi avrebbe facilitato le cose e tenere quel turno di battuta è stato cruciale. Penso che la partita sarebbe cambiata totalmente se l’avessero chiamata out. Sono d’accordo che sarebbe stato molto difficile per me se avessero fatto quella chiamata”.
“Sulla terra succedono un sacco di cose strane che non succedono su altre superfici. Una di queste è il giudizio dei segni. Avendo giocato molto sulla terra rossa, quello che posso dire è che le chiamate provo a gestirmele da solo. Non mi fido molto dei giudici di linea. Ogni volta che colpisco una palla che va vicino alla linea di fondo o la linea laterale e che potrebbe essere fuori, cerco di controllarla velocemente prima di continuare il punto. L’ho imparato col tempo. È per questo che cerco anche di evitare le discussioni, perché gli errori succedono. Dunque cerco di affidarmi a me stesso. Sono cresciuto facendo così”.
“Occhio di Falco anche sulla terra? Beh, sicuramente ci saranno meno discussioni. Aiuterà il gioco a essere più pulito e a evitare chiamate come quelle che abbiamo visto anche durante questa settimana. Penso che il tennis abbia bisogno del ‘drama’, ma questo deve arrivare dalle performace dei giocatori in campo e non dalle grida e dalle male parole. Questo non è un lato positivo di quersto sport”.