Strabiliante Sinner! Jannik batte ancora Medvedev e vola in finale a Torino
Prima semifinale fantastica tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev, prova del livello altissimo di queste ATP Finals, che si conclude con il successo dell’altoatesino in tre set con il punteggio di 6-3 6-7 6-1. Djokovic o Alcaraz l’ultimo ostacolo verso la gloria.
È un inizio subito complicato per Jannik Sinner, chiamato a servire per primo nella prima supersfida di questo sabato. Daniil Medvedev trova subito grande profondità e parte con il piede sempre premuto sull’acceleratore, invertendo le previsioni della vigilia. È infatti il russo a spingere e a muovere l’azzurro, costretto spesso a difendersi e ad annullare col servizio la prima palla break del match. Sotto 2-1, tuttavia, il n°3 del mondo si fa inaspettatamente riprendere da 40-0 e subisce il primo break della partita, poi confermato dal 22enne di Sesto Pusteria: 4-1. Al cambio campo spunta incredibilmente Fabio Quagliarella, che come nulla fosse passa di fianco alla tribuna stampa e porta bene a Sinner, che aumenta la pressione e diminuisce gli errori e dopo tre quarti d’ora incamera 6-3 il primo set.
La sensazione è che comunque il livello di Medvedev, escluso quel piccolo seppur pesantissimo passaggio a vuoto ad inizio set, sia stato davvero elevato. La prima parte di secondo set di Daniil è, se possibile, ancora più vicina alla perfezione, con 19 prime in campo su 20 nei suoi primi quattro turni di battuta. Un passaggio chiave del secondo parziale è l’ottavo game: sotto 3-4, Jannik si salva praticamente senza il supporto della prima, annullando con coraggio una palla break e impattando sul 4-4. La tensione è altissima, ma nessuno dei due ha più chance di break e dopo 100 minuti esatti si va al tie-break. Qui Medvedev è ancora eccezionale in battuta, servendo solamente prime, riesce a portarla al terzo: 7 punti a 4.
Dopo il parziale appena conquistato il n°3 del mondo lascia il rettangolo di gioco per qualche minuto, ricevendo un medical timeout fuori dal campo. Fondamentale per Sinner è resettare e ripartire subito forte, ma non c’è bisogno di dirlo due volte. L’avvio di terzo set di Jannik è impeccabile e, sfruttando anche qualche errore di dritto del russo, sale subito 3-0. Medvedev riceve anche un warning per aver battibeccato con uno spettatore, mette in campo più seconde in un gioco che nei suoi primi quattro turni di battuta del secondo set ed è costretto ad inseguire. Sinner non cala fisicamente, mentre il suo avversario appare ormai in apnea: Daniil cede ancora la battuta nel game più lungo dell’incontro e si arrende dopo due ore e mezza fantastiche. Jannik si impone 6-3 6-7(4) 6-1 e vola in finale, la più importante della sua carriera. Questa sera scoprirà se sfiderà Alcaraz o Djokovic.
Giovanni Pelazzo