Il terzo turno del Torneo Avvenire si dimostra come da tradizione una sorta di spartiacque che permette di capire chi davvero può ambire alla vittoria finale. Nel mercoledì del Tennis Club Ambrosiano tanta era la curiosità per il derby tutto italiano tra i due romani Filippo Tonnicchi e Niccolò Ciavarella. A spuntarla è quest’ultimo che si impone per 6-4 6-3. Ad attenderlo nei quarti di finale ci sarà lo spagnolo Miguel Perez Pena che ha avuto la meglio su Alessandro Spadola. Non perde i colpi la squadra sudamericana che avanza coi suoi tre atleti. Spettacolo sul campo 8 dove l’argentino Francisco Pini si conferma maestro di rimonte e per la terza volta consecutiva ribalta un match che lo vedeva sotto. A pagare dazio è Stefano D’Agostino sconfitto per 3-6 6-2 6-2. Fenomenale invece Gabriele Piraino che non lascia nemmeno un gioco al francese Triburzio, il doppio 6-0 in 54 minuti parla da solo.
Anche nel tabellone femminile sono due le italiane ad accedere ai quarti di finale: Virginia Ferrara e Giulia Martinelli. La prima elimina la spagnola Gonzalez, la seconda supera la svizzera Penne. Al prossimo turno se la vedranno rispettivamente con la bielorussa Khomutsianskaya e con la croata, testa di serie numero uno, Ciric Bagaric. Per quanto riguarda il doppio rimangono in corsa le coppie azzurre Rosati-Sandrone, Iaquinto-Piraino e Baldisseri-Scotuzzi nel tabellone maschile, Fornasieri-Paradisi, Di Muzio-Pedone e Ferrara-Rizzetto in quello femminile.
Immancabile la presenza sugli spalti di Stefano Pescosolido, il capitano della Nazionale Under 16 dal primo giorno osserva con attenzione i suoi ragazzi: “Anche quest’anno il livello del torneo è molto buono – spiega Pescosolido – in particolare i sudamericani hanno dimostrato ottime qualità. Tra gli italiani mancano un paio di buoni 2003 come Nardi e Tabacco, ma i 2004 Ciavarella e Piraino stanno facendo molto bene. Non c’è un vero favorito e ora si fa dura un po’ per tutti”.
Un’età delicata per i talenti del futuro, non più bambini ma non ancora uomini: “Sono ragazzi in una fase di crescita – prosegue il capitano azzurro Under 16 – devono sapere equilibrare bene tornei ed allenamenti per poter arrivare a 18 anni pronti al professionismo. L’Avvenire, dopo i campionati europei, è il torneo Under 16 più prestigioso ed è una tappa importante per questi giovani”.