Grande commozione sull’Arthur Ashe Stadium per l’ultimo match di una straordinaria carriera
Ha lottato, ci ha provato, ha sprecato, ha emozionato (ancora una volta) il pubblico di New York, accorso in massa per godersi la sua ultima impresa. Per allungare una carriera irripetibile. Ma alla fine non ce l’ha fatta. Serena Williams capitola contro Ajla Tomljanovic in una match drammatico, vissuto sul filo della tensione e dell’emozione.
Un match contrassegnato dalle tante occasioni sprecate da Serena, che era andata avanti 5-3 nel primo set, per poi perdere 7-5, e anche 5-2 nel secondo parziale, vinto poi solo al tie-break. Anche nel set decisivo, la campionessa americana era partita col piede giusto, salendo 1-0, salvo poi crollare 1-6 col pubblico che iniziava a comprendere cosa stesse succedendo: è finita con l’ultimo dritto morto in rete l’irripetibile carriera di Serena Williams, che non ha trattenuto le lacrime nell’intervista a caldo sul cemento dell’Arthur Ashe Stadium.
“Grazie a tutti, siete stati fantastici. Ci ho provato veramente in ogni modo. Grazie papà, grazie mamma. Grazie davvero a tutti quelli che sono venuti qui, così come a tutti quelli che mi sono stati vicini in questi anni. Tutto è però iniziato grazie a mamma e papà. E non sarei mai stata Serena senza Venus. L’unico motivo per cui esiste Serena Williams è perché esiste Venus Williams. È stata un’avventura fantastica, il viaggio più incredibile che io abbia mai potuto vivere. Sono incredibilmente grata ad ogni persona che ho incontrato nella mia vita”, ha esordito visibilmente commossa.
“Mi chiedete se c’è qualche possibilità che io possa cambiare idea? Non credo, non lo so a dire il vero, ma sinceramente non credo. Grazie ancora a tutti!”, ha chiuso la campionessa.