L’azzurro deve guardarsi ora soprattutto da Medvedev
Dopo l’incredibile e inattesa sconfitta di Alcaraz, agli US Open cade un’altra stella. Si tratta di Djokovic, altro grande nome del tabellone maschile. Il serbo, apparso in non eccelse condizioni fisiche e poco reattivo, si è arreso, in quattro set, al sorprendente Popyrin, fresco del titolo conquistato a Montreal e in uno strepitoso periodo di forma.
IL serbo ha evidenziato, sin dai primi scambi, diverse difficoltà. L’australiano di origini russe ha giocato a livelli molto intensi, portandosi a casa i primi due parziali sempre per 6-4. Con orgoglio, l’ex numero 1 al mondo ha reagito nel terzo set, imponendosi 6-2. Ennesima rimonta della sua carriera? No, perchè Popyrin è tornato a giocare ad un ritmo indiavolato, chiudendo la pratica 6-4 al quarto set.
Per Djokovic una sconfitta pesantissima. Per la prima volta dal lontano 2017, chiuderà l’anno senza aver vinto una prova del Grande Slam. Curiosamente, per la prima volta dal 2002, non ci sarà il nome di Federer, Nadal o Djokovic tra i vincitori di almeno una delle prove del Grande Slam.
Un’eliminazione che rende Sinner sempre più il favorito numero uno. Sulla strada dell’azzurro, dopo i passi falsi di Alcaraz e Djokovic, resta solo l’ostacolo Medvedev, atteso dal match con l’italiano Cobolli. “Sinner è il principale favorito, ma Tiafoe e Fritz stanno giocando bene, come Rublev e Dimitrov. Sarà una seconda settimana interessante”, le parole dello stesso Djokovic dopo la sconfitta con Popyrin.