Jannik Sinner agli ottavi
Stan Wawrinka, tornato per una sera quello di quindici anni fa, ha spaventato Jannik Sinner con una prestazione eccezionale, anche se alla fine ha ceduto in quattro set (6-3 2-6 6-4 6-2). La capacità di Wawrinka di vincere ben tre Slam (Australian Open, Roland Garros e US Open) nell’era dei Fab Four, non è certamente un caso fortuito. Il fatto che lo svizzero ultratrentottenne abbia richiamato Magnus Norman come allenatore dimostra che si sente in ottima forma e non ha intenzione di fermarsi.
Jannik Sinner, d’altra parte, ha lottato duramente per affrontare una partita caratterizzata da un secondo set in cui sembrava scomparso, come accaduto a Roma e Parigi. Tuttavia, l’obiettivo di Jannik, influenzato da quelle sconfitte passate, era proprio evitare che una situazione simile si ripetesse. E così è stato: dopo aver conquistato il primo set 6-3 e perso il secondo set 6-2, subendo un doppio break e prestazioni impietose al servizio, Sinner è tornato in campo con un atteggiamento completamente diverso.
Forse non è uscito dal campo come Djokovic, dopo aver perso i primi due set contro Djere, per motivarsi, ma sicuramente ha riflettuto attentamente e ascoltato attentamente le indicazioni dell’allenatore Cahill: “Fai il tuo gioco”. Jannik è tornato con determinazione, strappando il servizio al suo avversario nel terzo set sotto la guida del suo allenatore australiano: “Vai avanti punto per punto”. Il ritmo di gioco è stato elevatissimo e il servizio non è stato così determinante. Solo quando la tensione si è abbassata per un attimo, lo Stanimal ha attaccato, mettendo in difficoltà Jan che ha finito per trovarsi sotto 0-30 nel ottavo gioco, permettendo a Wawrinka di rimettersi in parità. Tuttavia, Sinner non si è arreso, ha strappato nuovamente il servizio allo svizzero e ha chiuso il terzo set 6-4, non senza qualche brivido.