“Dobbiamo assolutamente mettere un limite ai toilet-break, che sia 5 o 6 o 7 minuti”, ha detto il numero uno del mondo.
Novak Djokovic prende posizione sul toilet-break. Pur riconoscendo che Stefanos Tsitsipas, il protagonista della vicenda che negli ultimi giorni ha scatenato un dibattito all’interno del circuito, non abbia infranto le regole nel prolungare la sua pausa bagno nel match contro Andy Murray – il greco è recidivo dopo quanto accaduto di recente conro Zverev – il campione serbo chiede che vengano fissati dei limiti. Djokovic non ha mancato di solidarizzare coi succitati colleghi che hanno lamentato difficoltà da questa situazione.
“Ho visto che Tsitsipas ha detto che non ha fatto nulla contro le regole e che non capisce perché sia stato così criticato; ha anche detto che dovrebbero esserci delle conseguenze solo per chi infrange qualche regola. E sono d’accordo con lui su questo. Al contempo capisco Andy e Zverev, che hanno avuto problemi con questa situazione. Ci dovrebbe essere un limite. Come tennista devi riconoscere che se vai avanti troppo a lungo danneggi il tuo avversario. Ma se guardiamo il libro delle regole, Tsitsipas non ne ha infranto alcuna”, ha esordito Novak.
“Dobbiamo assolutamente mettere un limite ai toilet-break, che sia 5 o 6 o 7 minuti. O altro. Un’orologio deve scattare, ed il countdown comincia appena il giocatore lascia il campo., E lo devi rispettare. Non capisco perché la regola sia così vaga: puoi stare per 2 minuti come per 20! Questa regola va cambiata. Lo ripeto e solidarizzo con Andy perché si è freddato nell’attesa, ma posso capire anche Tsitsipas perché dice: ‘Non c’è un limite di tempo, nessuno me lo ha imposto’. Questo è tutto quello che ho da dire”, ha concluso il numero uno del mondo.