Il greco risponde alle critiche e ai fischi dei tifosi.
Non è certo alto il morale di Stefanos Tsitsipas dopo la clamorosa eliminazione dagli Us Open per mano dello spagnolo Carlos Alcaraz. Il numero 3 al mondo è stato infatti eliminato dal numero 55 in cinque set, con parziali di 6-3, 4-6, 6(2)-7, 0-6, 7-6(5), dopo una maratona di oltre quattro ore in cui ha dovuto, tra le altre difficoltà, reagire ai fischi del pubblico, che parteggiava per l’atleta iberico.
“Non pretendo che tutti mi amino, i tifosi possono scegliere chi sostenere. Però mi ha sorpreso il comportamento della gente, anche se non sono uno che si abbatte per questo. Alla fine, quando sei lì sul campo, conta il tuo gioco e basta, il resto non importa”.
Ben diverso l’approccio nei confronti delle critiche, con particolare riferimento a quelle di Andy Murray che lo aveva accusato di sfruttare furbescamente il ‘toilet break’. “Di sicuro mi ha dato fastidio ricevere accuse completamente false e ridicole – ha commentato il greco -. Prendo le mie pause come fanno tutti, senza infrangere alcuna regola. Forse alcune sono state più lunghe del solito ma l’unica cosa che faccio è cambiare i vestiti sudati”.
“Non so perché ora tutti abbiano deciso di prendersela con me quando, ad esempio, ci sono tanti giocatori che prendono più di 25 secondi di tempo tra un servizio e l’altro” ha poi concluso.