L’aria di New York fa bene a Roberta Vinci, che dopo la sfortunata esperienza olimpica nel singolare (fuori al primo turno contro la ceca Safarova) e nel doppio con Sara Errani, sta rivivendo emozioni forti a Flushing Meadows.
Nell’ultimo slam della stagione la tennsta tarantina sogna di ripetere la finale del 2015. Non sarà facile, ma intanto Roberta ha già raggiunto gli ottavi, dove affronterà domenica l’ucraina Lesia Tsurenko, numero 99 del raning.
Non un’impresa impossibile, anche se potrebbe farsi sentire la stanchezza della battaglia contro la tedesca Carina Witthoeft, piegata in 2 ore e 6’ per 6-0, 5-7, 6-3, oltre al dolore al tendine d’Achille sinistro, simboleggiato dal vistoso cerotto:
“Non sono al massimo, ma voglio ritrovare le splendide sensazioni di un anno fa – ha detto la Vinci al sito della Federazione – È la testa a far la differenza, il salto di qualità l’ho fatto dal punto di vista mentale”.