“Non penso all’eventualità di poter contrarre o meno il virus”.
Già volato in ottavi di finale dopo aver travolto il connazioale Kecmanovic, al quale ha lasciato solo sette game, Novak Djokovic prosegue la sua marcia verso il settimo titolo sull’erba di Wimbledon. La strada è ancora lunga, certo, ma il serbo sembra essere in un ottimo stato di forma. Il ritiro causa Covid di Matteo Berrettini, e qualche scontro tra big che il tabellone ha regalato (tra tutti la sfida tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, che si incontreranno negli ottavi di finale) lasciano al campione di Belgrado buone sensazioni sulla possibilità di trionfare ancora una volta ai Championships.
Interpellato sull’argomento che ha fatto più discutere in questi giorni – ovvero il pericolo di un focolaio Covid tra i tennisti, e più in generale il rischio che il virus possa causare altri ritiri – Djokovic ha ostentato tranquillità. Pur ammonendo sulla necessità di non abbassare la guardia.
“Qui a Londra mi divido principalmente tra il tennis nell’impianto, qui a Church Road, e la mia famiglia, con la quale sto a casa. Non esco neanche io molto. Anche se ho visitato la città qualche volta prima che il torneo iniziasse, ma non sono, per così dire, troppo preoccupato in merito a qualsiasi situazione. Sto solo cercando di rimanere in salute, concentrato e pensare solo ed esclusivamente a giocare il torneo. Non penso all’eventualità di poter contrarre o meno il virus. In questo momento non ci sto pensando. Ma, di certo, essere cauti è qualcosa che diventa una necessità in relazione al bene di tutti, in particolare perché abbiamo passato ed attraversato dei momenti davvero duri e difficili negli ultimi due anni”, ha dichiarato il serbo.