Il tennista romano parla in conferenza stampa dopo la vittoria contro Pella all’esordio a Wimbledon.
Esordio senza patemi per Matteo Berrettini a Wimbledon: il tennista azzurro si è imposto in quattro set su Guido Pella, e ha confermato la sua buona forma sull’erba. In conferenza stampa il giocatore romano ha così analizzato il suo match: “Nei momenti difficili della partita mi sono detto che ho lavorato troppo duramente nelle ultime settimane per lasciarmi andare. Ho vinto la maggior parte delle partite giocate in questa parte della stagione e questo mi dà un’enorme fiducia”.
“Sull’erba devi essere concentrato in ogni momento; le cose cambiano rapidamente e so che devo essere più forte del solito dal punto di vista mentale. Sono consapevole di avere tutte le armi necessarie per andare lontano in questo torneo. Il mio slice fa male, sono aggressivo con il dritto e il servizio funziona bene. Ritengo di avere anche la mentalità giusta, ma ogni partita è una battaglia e bisogna essere pronti a tutto”.
Berrettini ha rivelato di aver parlato con Boris Becker, che nel 1985, dopo la vittoria al Queen’s all’esordio proprio come Berrettini, conquistò anche Wimbledon: “Vorrei poter ottenere un quarto di quello che ha ottenuto lui… Ho avuto la possibilità di parlare con Boris e mi ha consigliato di avere sempre le idee chiare per far bene a Wimbledon”.
“Avere pressioni è un privilegio. Se qualche anno fa qualcuno mi avesse detto che sarei stato in lizza per vincere questo torneo, non ci avrei creduto: mi sarebbe sembrato un sogno. Devo continuare a crescere e sono pronto ad assumermi il peso necessario per essere uno dei favoriti”, sono le parole riportate da tennisworlditalia.