WTA Budapest: dopo il punto rubato a Shuai Zhang dall’ungherese Toth, Kateryna Kozlova Baindl “vendica” la cinese

WTA Budapest: dopo il punto rubato a Shuai Zhang dall’ungherese Toth, Kateryna Kozlova Baindl “vendica” la cinese

Due giorni fa, nel primo turno del torneo WTA sulla terra battuta di Budapest, Shuai Zhang ha subito un furto che ha pochi precedenti nella storia del tennis. Mentre si trovava sul 5-5 15-15 e servizio nel primo set contro la giovane ungherese Amarissa Toth, quindi una beniamina locale, alla cinese è stata chiamata out una palla nettamente buona.

L’arbitra è scesa a controllare il segno e incredibilmente ha confermato la chiamata del giudice di linea. La testa di serie numero 2 e numero 45 del mondo ha giustamente continuato a protestare chiedendo l’intervento del supervisor, ma nel frattempo la ragazza ungherese, numero 548 del mondo, è andata a cancellare il segno della palla chiamata fuori a Zhang.

Un gesto di antisportività inaudita che ha ricordato immediatamente quello di Jimmy Connors nei confronti di Corrado Barazzutti nella semifinale degli US Open del 1977. A quel punto la povera Zhang non ci ha visto più e perso il game per 6-5 ha avuto un attacco di panico e si è ritirata stringendo la mano all’arbitra e poi alla sua avversaria che ha avuto anche l’ulteriore spudoratezza di esultarle in faccia.

Oggi la giovane Toth ha ricevuto, per così dire, la sua punizione, perdendo nettamente 6-3 6-1 dall’ucraina Kateryna Kozlova Baindl, numero 100, che a fine partita ha dedicato la vittoria a Zhang: “Spero che si senta meglio, vorrei vederla presto in campo perchè è una grande giocatrice e una bravissima persona. Noi giocatrici dovremmo sempre essere rispettose l’una con l’altra, a prescindere da quello che succede”.

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